DAL 1864 AD OGGI

La Comunità, dopo la Demaniazione del 1864, passò di luogo in luogo.

Dal 1864 ad oggi: convivenza con le suore di S. Tommaso in via Muzia e la “casa” in via Antica (oggi Imbriani)

Costrette a lasciare il loro antico monastero di porta San Pietro, le suore del monastero della Beata Colomba furono mandate dal Delegato arcivescovile ad abitare parte del monastero di S. Tommaso in via Muzia (oggi via Pinturicchio), in forzata coabitazione con quelle loro consorelle, anch’esse domenicane. Senonché nel 1888,  dopo ventitré anni di convivenza con le monache di San Tommaso, quelle della Beata Colomba riuscirono ad acquistare dei locali lungo via Antica (oggi via Imbriani) per poter vivere autonomamente. L’iter di questi passaggi dall’anno delle demaniazioni, al loro trasferimento in via Antica, è annotato dettagliatamente in un registro conservato nell’Archivio dell’attuale monastero.

L’attuale monastero di porta Sant’Angelo (corso Garibaldi) 

Fu infine nel 1940 che, essendosi nel frattempo ridotto il numero delle monache della Beata Colomba dimoranti in via Antica, con un rescritto dell’arcivescovo Giovan Battista. Rosa del 22 giugno 1940  venne ordinata la riunione e fusione dei due monasteri, o più precisamente la unio extintiva, nel senso che la comunità della Beata Colomba venne incorporata in quella di San Tommaso nel monastero di quest’ultima di Borgo Sant’Angelo.  Ad esso però fu cambiato l’antico nome con quello della “Beata Colomba” (posto in Corso Garibaldi 191, nell’edificio dell’ex Conservatorio della Carità), in onore della terziaria che tanto aveva rappresentato in vita per Perugia e la cui devozione, dopo secoli, era ancora viva nei perugini, tanto da essere di fatto annoverata, insieme a san Costanzo, sant’Ercolano, san Lorenzo, tra i  santi protettori della città.

Oltre alla chiesetta, la cui volta presenta decorazioni del perugino Nicola Giuli (sec. XVIII), all’interno del monastero è stata ricostruita l’originaria celletta di Colomba, che ancora oggi si può ammirare con tutte le sue reliquie. Attualmente la comunità delle Colombe si compone di nove suore, di cui alcune colombiane.