Alterne vicissitudini dalla morte della Beata fino all’Unità di Italia.
Il monastero dopo Colomba
Nei secoli divenne, quindi, una comunità religiosa dedita alla devozione della Beata; fu più volte ampliato e sottoposto a ristrutturazioni. In una di queste – pare quella risalente al 1760 circa – la chiesa fu rinnovata e la sua volta decorata e le pareti dipinte a prospettive architettoniche chiaroscurate da Paolo Brizi e con varie figurazioni allegoriche di mano di Francesco Appiani; questa chiesa fu consacrata nel 1761 dal vescovo Francesco Riccardo Ferniani. Di recente un affresco staccato – proveniente dal monastero – raffigurante le sante Lucia e Caterina d’Alessandria è stato attribuito al Perugino.