QUANDO, DOVE, PERCHÉ

A fine anni ’80, prende corpo “L’Associazione culturale-religiosa Beata Colomba”, grazie all’impulso del Rev. Don Ghino Montagnoli. Il fine dell’Associazione era ed è quello di tenere viva la memoria della Beata, svolgendo attività sia di carattere culturale (anche internazionale) che caritativo. Dopo un primo statuto di approvazione vescovile del 1991 è stato redatto un successivo statuto notarile nel 2009.

La sua storia.

Sulla scia del successo del convegno storico “Colomba da Rieti, una santa, una città” organizzato e svoltosi a Perugia nel novembre 1989 per il V°  Centenario della venuta in città di Colomba da Rieti, si è venuta concretizzando l’idea di costituire un’Associazione a suo nome grazie soprattutto all’impegno e all’incoraggiamento del sacerdote diocesano don Ghino Montagnoli, studioso appassionato di questa interessante figura di “santa viva” vissuta a fine Quattrocento. Le continue esortazioni e gli incitamenti di questo sacerdote, scrittore e poeta,  su alcune persone che avevano partecipato al convegno affinché prendessero parte all’Associazione  e la sostenessero, assumendo anche incarichi di lavoro non indifferenti, hanno fatto della sua figura il vero infaticabile promotore e fondatore di questa Associazione.

Nel panorama delle tante Associazioni cittadine, questa,  intitolata alla “Beata Colomba”,  si è ritagliata un suo spazio ben preciso, attento non solo allo studio della figura e del contesto storico di questa beata, ma, in particolare,  non perdendo mai di vista il campo culturale  inteso come un modo, una via per educare/formare spiritualmente le persone, e uno strumento per approfondire la fede nel suo  incarnarsi e storicizzarsi nel tempo. Unica associazione, in città, ad orientamento  marcatamente religioso.

Il fondatore, don Ghino Montagnoli.

Nato a San Biagio della Valle (Marsciano) il 16 agosto 1914, dopo gli studi liceali e teologici presso il Seminario Regionale di Assisi, fu ordinato sacerdote dall’allora arcivescovo di Perugia Giovanni Battista Rosa il 25 luglio 1938.  In qualità di delegato arcivescovile, nel 1939, dette inizio alla parrocchia dei santi Biagio e Savino. Nel 1944 fu nominato parroco di Villanova (Marsciano), dove rimase fino al 1967. Fece esperienza missionaria in America Latina (Uruguay) fino al 1975. Rientrato in Italia fu nominato notaio aggiunto del Tribunale ecclesiastico umbro e poi cappellano dell’Ospedale cittadino. Sempre attivo nell’animare il culto per Colomba da Rieti, verso la quale ha manifestato una profonda devozione, si è spento presso la Casa del Clero il 29 maggio  2008 all’età di 94 anni.

Finalità.

Io scopo principale era ed è quello di tenere viva la memoria di questa suora domenicana, di valorizzare la sua figura “storica” e l’epoca in cui è vissuta, di incrementarne e diffonderne la conoscenza e il culto, di promuovere dibattiti su varie tematiche relative alla specificità cristiano-cattolica, aperte anche ad argomenti di attualità.

Attività.

Nel corso degli anni, dal 1995 ad oggi l’attività dell’Associazione ha spaziato in vari campi:  da concerti di musica classica e religiosa alla presentazione di libri di storia e di poesia, da convegni a conferenze, da recital a gite presso luoghi religiosi di prestigio, luoghi d’arte o per visitare importanti mostre. Si può affermare con orgoglio che nel tempo, insieme a momenti di preghiera presso il Monastero o presso chiese dell’archidiocesi, sono state innumerevoli le iniziative culturali intraprese, anche di carattere internazionale grazie a persone di alta levatura, come -ad esempio- Tamar Herzig dell’Università di Tel Aviv, nota per i suoi studi sul tempo del Savonarola; ed anche la Prof.ssa Alessandra Bartolomei Romagnoli, Docente alla Pontificia Università Gregoriana, esperta di storia della mistica, il Prof. Adriano Prosperi Docente Ordinario all’Università Normale di Pisa, e la Prof.ssa Francis Andrews dell’Università scozzese di St. Andrews.

Oltre a sostenere il Monastero intitolato alla Beata, in casi di necessità, ad esempio a seguito del terremoto del 1997, l’Associazione ha svolto attività di assistenza rivolta ad alcuni monasteri danneggiati del territorio quali il Protomonastero di S. Chiara di Assisi, trasferitosi temporaneamente a Monteripido di Perugia, ed il monastero di Vallegloria di Spello.

In sintesi.

Il culto e il ricordo di Colomba da Rieti sono, ad oggi, tenuti vivi dalla presenza della comunità delle monache domenicane, residenti nel Monastero della “Beata Colomba” situato in Corso Garibaldi 191, e dall’Associazione Beata Colomba.

Natura giuridica, e suoi statuti.

Nel 1991 fu presentata una prima bozza di statuto dell’Associazione all’allora arcivescovo di Perugia Ennio Antonelli il quale, lodando l’iniziativa, inviò al gruppo costituente una lettera di incoraggiamento in cui scriveva:

«Prendo atto con soddisfazione che è sorta in Perugia l’Associazione culturale Beata Colomba da Rieti come conseguenza delle celebrazioni del V Centenario della venuta di questa beata nella nostra città di Perugia. E’ vivo ancora il ricordo delle numerose iniziative che negli anni 1988-’89 si sono svolte in Perugia per rievocare la figura della beat e il suo prodigioso influsso sulla nostra città, e, in particolare il convegno storico, documentato opportunamente dalla pubblicazione degli Atti. Ho visto gli  Statuti dell’Associazione culturale Beata Colomba che ne regolano la vita e nei quali sono delineati i fini non solo culturali ma anche quelli di formazione spirituale e civica. Mi compiaccio per l’impegno con cui l’Associazione è sorta e faccio voti che, alla luce degli esempi della beata Colomba da Rieti, grande vantaggio spirituale ne derivi ai membri che la compongono e a tutta la città. Benedico di cuore i promotori dell’Associazione e tutti coloro che sia al presente come in futuro vi aderiranno.».

Perugia 17 giugno 1991

+ Ennio Antonelli
Arcivescovo di Perugia-Città della Pieve

Questo statuto è di approvazione vescovile.

Il successivo statuto è stato redatto il 25 febbraio 2009 dal notaio Filippo Duranti di Perugia. Questo secondo statuto è un vero e proprio atto notarile ed è tuttora in vigore. In esso si è stabilita l’istituzione di un Consiglio direttivo così composto