UNA STORIA TRA TANTE

Emergenza senzatetto: da una urgente risposta ad una istituzione di accoglienza. I passaggi che evidenziano l’impegno per ristrutturare in modo funzionale e rispettoso una struttura storico-artistica, inserita nell’antico quartiere di Borgo Sant’Antonio.

La sera del 19 gennaio 2017, mentre su Perugia e su tutta l’Umbria calava una fitta e gelida nebbia, alcuni poveri e senza tetto della città hanno bussato alle porte del palazzo arcivescovile di piazza IV Novembre, cercando un riparo per la notte, in quanto gli ostelli destinati ai senza fissa dimora erano chiusi o inagibili. Il cardinale Gualtiero Bassetti ha ascoltato subito il grido di aiuto di quelle persone e le ha accolte all’interno del palazzo, nella sala San Francesco, adeguatamente riscaldata, ma priva di servizi igienici. La prima sera sono state accolte sette persone, alcune con problemi di salute, mentre una decina di volontari della Croce Rossa hanno prestato assistenza per tutta la notte. L’indomani s’è cercato un luogo più adatto, rinvenuto nella chiesa oratorio di San Giovanni Battista (detta anche di San Giovannino) a Porta Pesa, in uso all’associazione Beata Colomba da Rieti.

Sono state predisposte brandine per 15/20 persone, più alloggio per i volontari dell’assistenza. L’accoglienza di circa 20 persone a notte è durata più di due mesi. Agli ospiti, oltre all’alloggio, è stato garantito il vitto serale, assistenza medica e offerta di maglieria intima. Per l’assistenza ai senzatetto si sono mobilitati una cinquantina di volontari: operatori della Croce Rossa, Crocerossine, membri della Misericordia, della Protezione Civile, dell’Unitalsi e di altre associazioni di volontariato. I responsabili dell’associazione Beata Colomba e della Caritas Diocesana hanno coordinato il piano di assistenza. Nei primi giorni di marzo 2017 sono stati riaperti due ostelli del Comune di Perugia e l’assistenza dei senzatetto è passata all’ente pubblico.

Dopo tale esperienza, l’arcivescovo Card. Gualtiero Bassetti ha deciso di restaurare l’intero edificio della Confraternita di San Giovanni Battista per accogliere in modo stabile e dignitoso quanti in città hanno bisogno di alloggio, temporaneo o di lungo periodo.

L’immobile, per essere riutilizzato, necessita di ingenti lavori di ristrutturazione, sia per adeguare la distribuzione alle funzioni di progetto previste sia per risanare le strutture (orizzontali e verticali) e gli impianti. È necessario effettuare il consolidamento strutturale e il miglioramento sismico dell’edificio.